In molti paesi del mondo, ancora oggi, i diritti dei bambini esistono soltanto sulla carta: secondo i dati forniti dall’Unicef sono circa 120 milioni i bambini che non possono andare a scuola, per la maggior parte bambine, a causa delle discriminazioni, dello sfruttamento del lavoro minorile, dello scoppio di una guerra o della totale assenza di strutture, solo per citare alcuni esempi.
Ma la scuola da sola non basta: per crescere in maniera sana i bambini hanno bisogno, soprattutto nella fascia di età 0-8 anni, di accedere a percorsi educativi pensati per loro, in spazi sicuri e ricchi di stimoli nei quali esplorare e imparare.
Per questo motivo abbiamo sviluppato un programma di Sviluppo Integrale della Prima Infanzia (lo trovi alla fine della pagina tra le risorse scaricabili), che offre ai bambini la possibilità di crescere sani, giocare, nutrirsi in maniera adeguata, essere inclusi e supportati, in particolar modo in presenza di disabilità. Un programma che si prende cura anche delle madri e delle famiglie, grazie al sostegno psicologico e ai percorsi di sensibilizzazione dedicati ai genitori.
Precludere a un bambino la possibilità di curarsi e di accedere a percorsi educativi stimolanti, soprattutto nei primi anni di vita, significa negargli la possibilità di avere il futuro che merita; per questo i nostri progetti in Siria, Iraq, Libano, Etiopia, Georgia e Kazakistan mirano a preservare la salute dei bambini dal punto di vista sanitario e psicologico e a offrire loro l’opportunità di svilupparsi sul piano emotivo e cognitivo, attraverso percorsi educativi personalizzati.