Il progetto nasce con lo scopo di ridurre la povertà in Cisgiordania e in Egitto, dove la popolazione rurale, e in particolar modo i giovani e le donne, versavano in condizioni drammatiche. Grazie a un approccio teso alla valorizzazione delle competenze e delle professionalità locali, la nostra azione ha permesso la riorganizzazione produttiva, manageriale e commerciale delle cooperative di produttori di datteri a Jericho e Giza, attraverso il coinvolgimento di partner locali e internazionali appartenenti al mondo istituzionale, accademico, della ricerca e del settore profit e non profit, al fine di rendere più efficiente l’intera filiera del dattero dalla produzione alla vendita.
A beneficiare direttamente di questo progetto sono stati:
- 310 produttori di datteri soci delle cooperative di Jericho e Giza;
- 14 dipendenti delle cooperative e delle camere di commercio che riceveranno formazioni da parte di consulenti locali ed internazionali;
- 600 occupati nelle varie fasi ma soprattutto nel post-raccolta del prodotto (almeno 400 donne impegnate nelle fasi di pulitura, disinfezione, essiccamento ed impacchettamento prodotto);
- 600 tra produttori e funzionari delle camere di commercio e istituzioni pubbliche che parteciperanno agli scambi di esperienza per la presentazione della metodologia e per la replica del progetto in altri contesti.
Tra i beneficiari indiretti, invece possiamo contare:
- 10000 familiari dei produttori coinvolti dal progetto nei 2 paesi;
- 20000 produttori palestinesi ed egiziani che hanno usufruito dei nuovi servizi alle imprese delle camere di commercio.